
Quanto spende l’Italia per la cultura?
Quanto spende l’Italia per la cultura?Come sappiamo l’istruzione è il perno attorno al quale costruire un pensiero libero e quindi una società che sappia approcciarsi al futuro in modo sano ed equilibrato
“Si naviga a vista” e oramai è una delle poche cose certe che abbiamo capito.
All’inizio della pandemia, un paio di anni fa, era diventato importante il pensiero tipo “diventeremo migliori” e “andrà tutto bene”.
Due anni dopo, però, dobbiamo correggere il tiro perché se è vero che il distanziamento ha accentuato la voglia di coesione sociale dall’altro lato si è prodotta molta rabbia al punto da sollevare, nei confronti tra persone, atteggiamenti aggressivi molto spesso esagerati rispetto al confronto stesso ma, la domanda a questo punto è: siamo sempre stati così soltanto che prima del covid nessuno prestava attenzione oppure qualcosa ha innescato una possibile reazione avversa?
Facciamo un semplice identikit delle persone aggressive.
Secondo gli esperti, le persone aggressive, tendono ad offendere, prevaricare anche verbalmente e dimostrare continuamente ostilità, come se avessero sempre un nemico da combattere ma, cosa si nasconde dietro a questi comportamenti?
Possiamo dire che, al netto di situazioni dove la volontà propria non può avere effetto, in generale le persone che manifestano certi atteggiamenti nascondono debolezza, insoddisfazione ed assenza della capacità di ascolto. Ma se negli adulti diventa difficile apportare un rimedio, salvo accettare l’idea del cambiamento e perseguire tale obiettivo con ogni mezzo possibile e in alcuni casi anche l’aiuto di professionisti, nei giovani un buon aiuto può fornirlo la scuola che per definizione è un ambiente dedicato, anche, alla socializzazione dove la conoscenza aiuta la formazione di punta di vista differenti rispetto ad un pensiero comune.
Quanto spende l’Italia per la cultura?
Secondo i dati di Unimpresa la spesa pubblica per l’istruzione nel nostro paese è poco più di dell’8% del budget statale a fronte del 9,9% medio registrato nell’Unione europea.
Come sappiamo l’istruzione è il perno attorno al quale costruire un pensiero libero e quindi una società che sappia approcciarsi al futuro in modo sano ed equilibrato, ma se una delle istituzioni, sulla quale riponiamo molta fiducia, non ha tutta “l’energia” disponibile per adoperarsi al fine del raggiungimento di questo obiettivo, quale diventa la strada migliore da percorrere per le famiglie italiane?
Quanto spende l’Italia per la cultura?
La buona educazione inizia dentro casa, lo sappiamo, e da questo assunto si sviluppa la pratica dell’approccio, ma una società deve prendere in considerazione tutti i casi e quindi anche quelli che vanno oltre il buon intento e che, per motivi “di forza maggiore”, si trovano ad affrontare quotidianamente avversità che allontanano il raggiungimento di un obiettivo, cioè il rispetto del libero pensiero, che una società coesa e culturalmente sviluppata deve sempre perseguire.
L’analisi che racconti le complessità dietro al mancato obiettivo viene qualche volta proposta dalle tv ma, forse, a noi comuni mortali non interessano i “ma” e i “se” quanto la concretezza dell’azione effettiva, riuscire quindi a raggiungere un traguardo così importante quale il rispetto verso il prossimo ed il suo pensiero? Chi lo sa, lo scopriremo solo vivendo.