COVID-19, i cambiamenti dell’Italia food & wine

In questo momento economico non incoraggiante e di segregazione, questo aumento di vendite dimostra che gli italiani, in tempo di quarantena forzata, tra le mura domestiche vogliono regalarsi piccoli momenti di piacere

Infatti, in questo momento difficile molti imprenditori sia per dare supporto al paese e sia per dare continuità lavorativa ai propri dipendenti hanno deciso di convertire la propria linea produttiva a favore dell’urgenza sanitari nell’aiuto dei connazionali in difficoltà; tra i primi ad attuare questo cambiamento gli stilisti Armani, Fendi, Gucci e Prada, solo per citarne alcuni, attivi nella produzione di mascherine protettive.

Dei giovani ingegneri, invece, in collaborazione con alcuni medici hanno dato spazio alla loro inventiva riuscendo a riconvertire maschere da sub in respiratori per le terapie intensive.

Nel mercato degli alcolici, ancora, aziende come la Ramazzotti e Campari hanno provveduto alla conversione degli impianti per produrre gel igienizzanti, idem la Distilleria Nardini di Bassano, producendo non solo il gel igienizzante ma, anche, igienizzanti idroalcolici stesso discorso per la Distilleria Castagner che si è riconvertita per la produzione di spray igienizzanti per la gola.

Sicuramente la difficoltà che sta colpendo tutti settori, come abbiamo visto, ha travolto anche il settore enologico e vitivinicolo.

Quando si attenuerà questa pandemia, diverse manovre, condoni e finanziamenti andranno fatti da parte del nostro Governo per far ripartire le attività.

Ma quello che possiamo fare NOI come consumatori finali, per rilanciare la nostra economia ed il nostro paese, è acquistare prodotti italiani non solo nel settore food ma, anche, per quello che riguardo “il nettare degli Dei”.

La nostra parola d’ordine per il vino dovrà essere #NOIBEVIAMOITALIANO

Corrado De Marchi sommelier

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *