Infitment- mens sana in corpore sano

Espressione latina tratta da un capoverso delle Satire di Giovenale che arriva fino a noi per farci riflettere sulla validità di avere un fisico “in forma” dov…

Espressione latina tratta da un capoverso delle Satire di Giovenale che arriva fino a noi per farci riflettere sulla validità di avere un fisico “in forma” dove, però, per “in forma” non s’intende il perdere peso affamandosi, anzi.
L’intenzione è quella di aprire ad una riflessione che veda la forma fisica come parte finale di un tragitto verso uno stile di vita sano.
Esser in forma oggi non è più quella rappresentazione tipica, a tratti ironica, degli anni ’80 dove la commedia all’ italiana rappresentava donne moderne allenarsi, in modo anche esagerato, nei salotti delle proprie abitazioni ma anzi è la cura di sé stessi a 360° che se perseguita permette al nostro corpo di mantenere quelle caratteristiche che anno dopo anno migliorano anche l’approccio con l’età che avanza.
Oggi sappiamo che il rapporto tra corpo e mente è bidirezionale cioè l’uno influenza l’altro per questo motivo avere cura del corpo migliora la percezione personale favorendo l’autostima e migliorando, di conseguenza, i rapporti interpersonali. Fermo questo punto, da dove iniziare siamo andati a chiederlo ad Edoardo Stoppa, conduttore televisivo, fratello degli animali grazie all’impegno costante per la difesa degli amici a 4 zampe e oggi insieme alla moglie Juliana Moreira, Dilan e Alessandro Meda, proprietario della palestra Infitment, che mente e corpo li cura dall’età di 14 anni quando, praticando sport, si accorse che i benefici non li vedeva solo a livello fisico ma li percepiva a livello mentale lasciando, cioè, che lo sport fungesse da naturale antistress.

Edoardo, diete lampo che promettono risultati in sette giorni o allenamento estremo?
Nessuno dei due. Entrambi, fatti in modo dissociato e senza accorgimenti, non portano benefici ma anzi demotivano. In Infitment, puntiamo sull’insegnamento delle corrette abitudini come ad esempio mangiare sano, senza praticare rinunce estreme, e fare attività sportiva, studiata e misurata sulla base della personale struttura fisica, proponendo “la prova dei tre mesi” perché sappiamo che in dodici settimane siamo in grado di aiutare una persona a raggiungere i risultati desiderati.

Spesso è la motivazione a calare portando alla mancanza del risultato oppure all’abbandono dell’attività fisica.
Sappiamo che può succedere, anzi spesso è proprio la mancanza di determinazione a fare “danni” per questo abbiamo pensato di affiancare ai nostri atleti due coach, Dilan e Alessandro Meda, che, oltre a seguirli nelle ore di allenamento all’interno di Infitment, li incoraggino nei momenti di sconforto che possono insorgere quando si è fuori dalla palestra. L’esperienza ci dice che questo può succedere, in modo particolare nella fase iniziale del percorso sportivo, ma il nostro “metodo Dilan” cioè questo concreto aiuto supplementare che forniamo, permette di arrivare ai risultati sperati acquisendo, anche, quelle sane abitudini che portano ad uno stile di vita sano ed equilibrato. Sappiamo che la ripetizione di un’attività per un certo periodo di tempo crea un’abitudine, noi in Infitment abbiamo fatto nostro questo dato e abbiamo costruito un percorso che, studiato sulla base della quotidianità dei nostri atleti, mantiene fisso il focus sull’obiettivo desiderato.
Alla fine dei tre mesi il risultato è definitivo?
Tre mesi è il tempo che ci serve per creare l’abitudine a “volerci bene” ed a curare non solo l’aspetto fisico, primo motore che ci porta a pensare ad iniziare un percorso sportivo, ma anche la nostra mente attraverso la quale percepiamo noi stessi e il nostro modo di creare relazioni.

Foto Nicola Righetti

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