
Louvre Couture: quando la moda dialoga con l’arte
Parigi è senza dubbio una delle capitali mondiali dell’arte e della storia. Famosa per i suoi musei iconici come il Louvre, dove puoi ammirare opere straordinarie quali la Gioconda e la Venere di Milo oppure il Musée d’Orsay, che ospita una vasta collezione di impressionisti oppure ancora il Centre Pompidou, noto per l’arte moderna e contemporanea.
di Isabella Ratti
www.isabellaratti.com
Parigi è senza dubbio una delle capitali mondiali dell’arte e della storia. Famosa per i suoi musei iconici come il Louvre, dove puoi ammirare opere straordinarie quali la Gioconda e la Venere di Milo oppure il Musée d’Orsay, che ospita una vasta collezione di impressionisti oppure ancora il Centre Pompidou, noto per l’arte moderna e contemporanea.
Ma l’arte a Parigi non si limita solo a ciò che troviamo dentro ai musei. Le strade stesse sono un’opera d’arte con murales e installazioni che abbelliscono i quartieri e che in passato hanno visto vivere e passeggiare grandi couturiers magari in cerca d’ispirazione. Per rendere omaggio a coloro che grazie al loro talento e ad una visione della donna innovativa e talvolta romantica hanno contribuito a raccontare il cambiamento della società e dell’economia
il Museo del Louvre ha aperto le sue porte all’Haute Couture con la mostra temporanea Louvre Couture, un viaggio straordinario che esplora il legame profondo tra arte e moda.
Oltre 60 creazioni firmate da maison leggendarie come Dior, Chanel e Balenciaga si intrecciano con capolavori del museo, creando un dialogo visivo e culturale senza tempo.
La mostra, curata da Olivier Gabet, mette in scena un incontro tra epoche e linguaggi: un abito jacquard di Dolce & Gabbana si confronta con un mosaico medievale, mentre le avanguardie tecnologiche di Iris van Herpen trovano eco nelle forme scultoree di antiche reliquie.
La moda diventa così una nuova chiave di lettura dell’arte, reinterpretandone simboli, tecniche e ispirazioni.
Louvre Couture celebra la moda non solo come espressione estetica, ma come narrazione visiva che dialoga con il passato per reinventare il futuro. Un invito sino al 21 luglio a riscoprire l’arte attraverso il tessuto e la forma.