Il primo giorno di Papa Leone XIV
Il conclave è terminato portando a noi il nuovo Papa, l’americano Robert Francis Prevost, Leone XIV. Ieri, dopo la tanto attesa “fumata bianca, nel suo primo di ..
Il conclave è terminato portando a noi il nuovo Papa, l’americano Robert Francis Prevost, Leone XIV.
Ieri, dopo la tanto attesa “fumata bianca, nel suo primo discorso rivolto ai fedeli presenti in piazza San Pietro, Papa Leone XIV ha usato la parola Pace nell’esprimere la continuità della strada percorsa da Papa Bergoglio puntando sulla volontà, e la necessità, di costruire ponti al fine di avere una Chiesa che sia vicina ai bisognosi e che accolga in modo caritatevole.
Papa Leone XIV ha disegnato, nel suo primo discorso, una chiesa pronta ad aiutare, che sia artefice di quella ricerca e quella comunicazione che conduce alla vicinanza e che non esclude, una chiesa che prosegua la via che conduce alla Pace seguendo le orme di Papa Bergoglio.
Papa Leone XIV, dopo il conclave
Una chiesa che sia sinonimo di accoglienza questo è il messaggio che Papa Leone XIV ha lanciato nel suo primo discorso di insediamento, una chiesa che abbia a cuore il dialogo, una chiesa che voglia la costruzione della Pace, una chiesa che rinneghi la violenza e che sia caritatevole, tutto questo mentre una folla commossa ed entusiasta gridava “viva il Papa”.
Ma chi è il Leone XIV? Di lui sappiamo che è nato a Chicago, è il primo Papa nord americano.
E’ stato uomo di curia a capo del dicastero dei vescovi con un passato da missionario in Perù ed, infatti, nel suo discorso di insediamento a un certo punto ha lasciato la lingua italiana per salutare in spagnolo ma è anche il primo papa agostiniano della storia e questo, forse, segnerà una differenza.
Cosa significa essere agostiniano?

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Appartenere all’ordine religioso degli Agostiniani vuol dire manifestare devozione alla Madonna quindi essere devoti a Maria, devoti allo studio e la divulgazione della conoscenza in modo particolare nei temi teologici e filosofici.
Essere agostiniano significa non chiudersi in se stessi ma aprirsi al prossimo nella ricerca di Dio e dedicare la propria esistenza agli altri.
Ecco l’augurio migliore che possiamo fare a noi stessi è che Leone XIV possa essere un nuovo inizio verso un dialogo aperto, o come ha detto ieri lui stesso, nella “costruzione di ponti” che portino alla pace sicuramente dei popoli ma anche dei singoli esseri umani.
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