
Il modo migliore per aprire una bottiglia di champagne| la sciabolata
Il modo migliore per aprire una bottiglia di champagne è la sciabolata, antica tecnica usata dall’esercito di Napoleone sia per festeggiare la vittoria in battaglia che l’eventuale sconfitta
La sciabolata, il modo migliore per aprire una bottiglia di champagne
Estate d’oro per il nuoto, vincitore di quattro medaglie in Corea del Sud, e per le bollicine italiane che, al concorso internazionale sui vini sparkling, in Francia hanno portato a casa l’oro.
Per festeggiare questo momento memorabile si potrebbe, magari, “sciabolare” una bottiglia metodo classico.
Sciabolare, letteralmente tagliare il collo alla bottiglia.
Questo gesto scenografico generalmente si fa con bottiglie di vino all’interno delle quali ci sia una forte presenza di CO2 tale da permettere, grazie allo sviluppo della pressione, “il volo” al tappo sciabolato.
Questa tradizione storicamente la si colloca nel periodo di dominazione Napoleonica dove gli Ussari, cioè la cavalleria leggera, per affrontare le lunghe battaglie si portava, oltre agli armamenti, anche delle casse di Champagne per brindare alla vittoria ma anche alla sconfitta perché come diceva il generale Bonaparte “nella vittoria è un merito ma nella sconfitta una necessità.”
Non avendo cavatappi al seguito utilizzavano la loro arma d’ordinanza la sciabola, in francese sabre, dalla parte opposta della lama.
La tecnica consisteva nel far scivolare la sciabola lungo il collo della bottiglia tagliandolo con un colpo secco,
Sabrage o sciabolata è una tecnica usata durante le cerimonie per enfatizzare il momento rendendolo spettacolare perché, come dice il famoso esperto canadese Richard Sagala “da fait toujour son petit effet” tradotto “fa sempre il suo piccolo effetto”.
Questo gesto negli anni è stato molto utilizzato enfatizzando maggiormente la sua bellezza.
Pur essendo cambiate le dimensioni e le linee delle sciabole in commercio la tecnica è rimasta la stessa
- La bottiglia molto fredda, almeno 3-4°C spogliata in testa della copertura
- la gabbietta va allentata e non levata ma spostata e richiusa tra le due corone del collo in modo che al momento dell’apertura la capsula funga da paracadute ed il tappo non voli troppo lontano rallentandone la corsa.
- individuare la “cucitura” tra le due parti della bottiglia perché a temperatura bassa diventa il parte debole della bottiglia quindi il punto da colpire
- stendere quasi del tutto il braccio col quale teniamo la bottiglia.
- Le quattro dita come base di appoggio ed il pollice nell’incavo della base per bloccarla.
La bottiglia dovrà essere con un’angolazione di circa 30° rispetto al piano orizzontale.
La sciabola dovrà scivolare radente la saldatura, sul collo della bottiglia, fino a che non si decide di colpire con decisione il cercine, collo della bottiglia, senza imprimere eccessiva forza.
A questo punto, se il gesto è stato fatto correttamente, dall’impatto della lama sul collo della bottiglia si creerà un taglio netto.
La pressione interna di 6 atmosfere eviterà frammenti di vetro all’interno della bottiglia.
Il taglio netto del collo permetterà di servire subito lo spumante.
Buona estate a tutti
by Corrado De Marchi sommelier