Gaffe: francesismo che scaturisce dall’ignoranza nel merito di un particolare argomento oppure dalla necessità inconscia di dover svelare qualcosa.
La gaffe, soprattutto in questi anni, sembra accompagnare prepotentemente personaggi più o meno noti anzi, potremmo dire che più il personaggio è noto è più lo ricordiamo per una serie di gaffes in contesti, anche molto importanti, dove l’attenzione alle parole sale sui gradini più alti.
A voler essere “buonisti” potremmo quasi pensare che il numero di gaffes sia inversamente proporzionale all’attenzione ossia meno si è concentrati su un tema più si scambiano parole con suoni simili ma significati differenti, ma perché diciamo questo?
Purtroppo in Italia vige la regola che fallire, cadere e/o sbagliare siano tutti ed esclusivamente termini legati a qualcosa di estremamente negativo. Quello che in Italia manca è la consapevolezza, la certezza e la capacità di comprendere che se non ci fossero gli errori, se non ci fossero i fallimenti, se non ci fossero le cadute non ci sarebbero neanche i successi.
Purtroppo per riuscire a capire questo serve uno “step culturale” che permetta di non sentirsi inadatti, incapaci, inadeguati.
foto Lister24.no
Possiamo tranquillamente dire che l’Italia è un paese dove non si riesce a comprendere che il successo è figlio di errori più o meno numerosi più o meno importanti.
La gaffe è frutto di ignoranza ma il contrappeso potrebbe essere l’umiltà di ammettere l’errore e/o la bugia ed eventualmente scusarsi oppure, in extremis, ammettere l’ignoranza o la mancanza di capacità nell’affrontare un certo tema, problema o quesito salvando così la faccia e pure la reputazione.
Tra i maggiori gaffeur italiani abbiamo Silvio Berlusconi, Matteo Salvini, Francesco Lollobrigida, Mara Carfagna, Mariastella Gelmini ma non solo, abbiamo anche volti noti dello star system come Orietta Berti o Francesca Michielin.
Foto Sient a musica
Alcune di queste gaffe sono pezzi di storia, un esempio può essere la gaffe dell’ex ministro della cultura Gennaro Sangiuliano che durante la premiazione dei libri finalisti al premio Strega disse “ho ascoltato le storie che sono come dire espresse in questi libri che sono finalisti questa sera sono tutte storie che ti prendono che ti fanno riflettere, ecco proverò a leggerli”
Oppure pensiamo a Orietta Berti che riferendosi al Festival di Sanremo 2021 disse: “alcuni giovani non li conoscevo non mi dispiacerebbe fare un duetto con Madame o con Ermal Metal e i Naziskin”.
Il riferimento, però, era rivolto ai Maneskin.
Foto www.oriettaberti.it
Pensavamo quindi di aver completato la classifica dei gaffeur migliori d’Italia ma il colpo di scena arriva sempre all’improvviso e superando qualsiasi pronostico entra in classifica, e si posiziona al primo posto, il nostro attuale Primo Ministro, Giorgia Meloni che durante l’intervento al comizio della coalizione a Bologna ha candidamente ammesso “… sono fiera che sotto il primo governo guidato da una donna il tasso di disoccupazione femminile sia il più alto di sempre”.
Foto www.giorgiameloni.it
Dal canto nostro possiamo dire che se lei si sente fiera di un risultato così orribile noi un po’ meno ma non tutti i mali vengono per nuocere e quindi con questa gaffe il nostro amatissimo Cettolaqualunque viene spodestato e sicuramente motivato a pensare nuove strategie per conquistare i suoi elettori.

