Orange Table Network in collaborazione con Banca Generali, Vento Associati ed il patrocinio del Comune di Milano, presso La Fabbrica del Vapore a Milano, martedì 26 novembre ha raccontato come sia possibile attraverso le imprese salvare il pianeta. Vari relatori hanno messo a fuoco vari aspetti di questo nuovo paradigma di business e principalmente le tematiche relative agli SDGs delle Nazioni Unite (Agenda 2030 Sustainable Development Goals) e la nuova forma giuridica delle Benefit Corporation certificate.
B Corp sono tutte quelle società che attraverso una nuova forma giuridica d’impresa creano profitto salvaguardando l’ambiente ed il sociale; questa forma societaria partita negli Stati Uniti nel Maryland nel 2010 ad oggi conta negli USA 35 stati con al loro interno la Legge che permette la costituzione delle Benefit Corporation.
L’Italia è stato il secondo paese al mondo ad approvare questa legge creando le basi per dare più forza a chi vuole operare nell’ambito del totale rispetto sociale ed ambientale senza tralasciare il profitto
In pratica il movimento delle B Corp usa “la forza del business per far del bene”. Le società che aderiscono sono imprese che stanno riscrivendo il modo di fare impresa, perché la loro attività economica crea impatto positivo su persone e ambiente. Tutto questo, mentre generano profitto e fanno impresa in modo responsabile. Lavorando in maniera responsabile, sostenibile e trasparente e perseguendo uno scopo più alto del solo guadagno. Presente in 140 settori e in 60 paesi, il movimento B Corp ha un unico obiettivo: ridefinire un nuovo paradigma di business adeguato ai nostri tempi, concreto e replicabile.
Entrata in vigore nel nostro paese dal 1° gennaio 2016, la legge sulle Società Benefit, permette, anche alle aziende presenti nel mercato da più tempo, di modificarsi giuridicamente e quindi di portare questo cambiamento nella pratica del lavoro quotidiano.
Seguendo quanto detto dal Dott. Francesco Fabbiani, Co-Founder dello studio Legale e Tributario F&C presente come relatore all’evento, “le aziende che decidono di aderire a questa forma societaria s’impegnano a creare beneficio verso la comunità in cui operano”.
“I leader aziendali di tali imprese godono degli stessi diritti e doveri delle aziende di tipo tradizionale ma mentre quest’ultime si limitano al raggiungimento delle performance finanziarie, quelle società Benefit (in inglese Benefit Corporation) valutano la qualità verso il sociale secondo una lista di traguardi stabilità per la salvaguardia di persone e pianeta racchiusi dentro la SDGS -Sustainable Development Goals –“
aggiunge ancora il Dott. Fabbiani “le aziende Benefit sono tenute a pubblicare periodicamente il resoconto Benefit a testimonianza di un impegno rigoroso, serio e concreto “con la cosiddetta Relazione d’Impatto.
A dare maggiore sostegno a questo nuovo modo di fare impresa oggi l’intervento di Eric Ezechieli, Co- Founder di Nativa e B Lab Liason, la prima azienda Italiana che ha aperto le porte a questo nuovo modo di proporsi nel mondo del business e che attraverso il loro impegno ha spinto il Governo a rendere “a norma di legge” la volontà di migliorarsi anche verso l’ambiente. L’obbiettivo di Nativa/ B Lab è quello di aiutare le imprese ad aprirsi ad un modo di fare business che renda valore a loro ma anche al pianeta.
Grazie all’impegno di Nativa, quale ente certificatore preposto, alle S.r.l., SPA, S.N.C esistenti da diversi anni, si aggiungono anche le Benefit Corporation, società che hanno ottenuto la certificazione che hanno, però, una missione differente.
All’interno di quest’ultime vi è anche la possibilità di abbassare il compenso o meglio la creazione di valore degli investitori a favore degli stipendi dei dipendenti o/e dell’azienda stessa o/e nelle operazioni di salvaguardia e tutela dell’ambiente senza che il consiglio di amministrazione possa dissentire; primo perché queste operazioni sono “a norma di Legge” e secondo perché gli amministratori e consiglieri di queste forme societarie hanno una forma mentis differente dalla semplice visione speculativa.
Secondo il Dott. Marco Frey, Presidente della Fondazione Global Compact Italia, organismo delle Nazioni Unite, e Dott. Lele Rozza, Presidente di Assobenefit associazione di categoria che raggruppa le aziende che hanno deciso di rispettare i criteri di sostenibilità umana e dell’ambiente, presenti entrambi come relatori all’evento, l’Italia come primo paese ad aprirsi a questa nuova visione lavorativa, ha in se delle realtà che dimostrano la volontà di cambiamento ma esortano le aziende che ancora non hanno aderito alla “forma del cambiamento” a vestirsi di “Benefit” affinché il nostro paese possa rispondere nel migliore dei modi ai cambiamenti del pianeta oramai in essere e guidare il cambiamento con il loro esempio premiante.
Mentre, a chiusura del convegno, il Dott. Cavarzerani, ha illustrato come la banca promuova gli investimenti sostenibili e sia al fianco dei propri clienti nella costruzione di portafogli che tengano conto delle diverse sensibilità in tema di ESG (Enviromental, Social and Governance).
Alcuni cortometraggi di studenti su vari punti dell’Agenda SDG coordinati dei registi Adalberto Lombardo e Davide Meraviglia hanno corredato il finale dell’evento evidenziando la sensibilità dei giovani per un pianeta più sostenibile.
by Mariangela Bonaparte
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